Recensione "la sconosciuta della Senna" Guillaume Musso


"non ci si libera di una cosa evitandola ma attraversandola"



Trama:
A Parigi, in una notte nebbiosa, qualche giorno prima di Natale, una ragazza viene salvata dalle acque della Senna. È nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. La donna misteriosa viene accompagnata al pronto soccorso, ma riesce a scappare e a far perdere le proprie tracce. Gli esami del DNA rivelano la sua identità: è la pianista Milena Bergman. Ma qualcosa non torna, perché la famosa musicista risulta morta in un incidente aereo più di un anno prima. È una indagine per l’ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, l’occasione che Roxane, un capitano messo in disparte dai suoi capi, aspettava per prendersi la rivincita che merita. Quando la sua inchiesta intreccia il destino dello scrittore Raphaël Batailley, l’ex fidanzato di Milena, i due si trovano catapultati in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti? 



Credo che sia il primo vero Giallo che leggo di Musso. Ha sempre mantenuto quest'aria di mistero e suspense capaci di dare al libro un'aria di fascino ma sempre con quello spruzzo di romance al suo interno. Con lui niente è mai scontato, trova sempre il modo di sorprenderti. Tuttavia il finale mi ha deluso un po', mi aspettavo quel colpo di scena che invece non è avvenuto. Un finale bello se visto sotto un'altra prospettiva ma per me non soddisfacente. È stato comunque carino, piacevole e scorrevole. Non altezza degli altri letti ma per distrarsi la sera dopo una giornata pesante ci sta, compie il suo dovere.

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